È iniziata ufficialmente l’avventura di mister Luigi Panarelli sulla panchina della Nuova Igea Virtus che, dopo l’esonero di mister Francesco Di Gaetano, ha scelto l’ex tecnico di Taranto, Andria, Manfredonia e Matera: “Alleno da otto anni, in D soprattutto nel girone H e una parentesi nel girone G ma allenare in più gironi dà possibilità di avere un bagaglio calcistico più ampio. Il calcio, però, è uguale in ogni girone, credo molto nel lavoro, so che ci sono squadre molto attrezzate e ci sarà da battagliare, ma avremo rispetto di tutti e non deve mancare il coraggio”, sono le prime parole del neo allenatore giallorosso, che ieri ha avuto il primo impatto con la squadra barcellonese.

Un profilo sul quale la società ha puntato molto: “La chiamata è stata apprezzata, mi cercato e voluto fortemente. Presidente e soci mi hanno cercato in tutti i modi anche perché ero vincolato con un’altra società e mi hanno aspettato. Mi hanno dimostrato di volermi, sono contento e spero di ricambiare la loro fiducia. Le motivazioni che mi hanno spinto ad accettare sono la solidità della società e per la piazza importante, una piazza storica e sono pronto a mettermi in discussione come ogni anno”.

Dopo il primo allenamento conoscitivo, si dovrà fare sul serio perché, dopo la pausa del Capodanno, si dovrà pensare al campionato e alla trasferta di Reggio Calabria: “Ho conosciuto i ragazzi, li ho visti all’opera in un breve allenamento, ma per conoscere la rosa ci vuole tempo. Mi piace una squadra volenterosa, coraggiosa, che cerca di vincere i duelli – ha spiegato Panarelli - ma serviranno tempo, lavoro, preparazione fisica e far assimilare alla squadra le mie idee. Voglio una squadra che deve avere coraggio, non deve essere vittima sacrificale di nessuno, ma volenterosa e che non molla mai, che sudi la maglia, poi i risultati sono figli di tanti aspetti e situazioni ma noi dobbiamo cercare sempre di mettere voglia, abnegazione e professionalità in allenamento e partita”.

Il primo banco di prova sarà il “Granillo” contro la Reggina: “Le più belle partite sono quelle che si giocano in stadi veri e non c’è cosa migliore che affrontare e misurarsi con squadre e piazze importanti. È l’occasione di giocare in uno stadio che è tutto tranne che uno di serie D. Ci ho giocato da calciatore e sarà la prima volta per me da allenatore. Non mi soffermo sui sistemi, perché un allenatore che subentra deve vedere cosa ha a disposizione in rosa e mettere a loro agio i giocatori. Mi devo mettere a loro disposizione per farli rendere al meglio, ma – ha concluso il tecnico - c’è bisogno di tempo. Avremo qualche giorno per preparare la partita e cercheremo di farlo al meglio”.

Sezione: Serie D / Data: Mar 31 dicembre 2024 alle 10:19
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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