Non tarda ad arrivare la replica del Messina alla richiesta di chiarimenti del Garante dell’infanzia in riferimento alla partita dell’Under 15 con il Trapani durata appena un minuto e chiusa perché i biancoscudati si sono trovati con un numero insufficiente di calciatori per disputare il match.

Il ritornello, anche per bocca del responsabile del settore giovanile Piero Russo, è sempre lo stesso: deresponsabilizzazione. I giovani calciatori provenienti da fuori provincia senza documento, l’influenza che ne colpisce altri due, l'assenza di campo d'allenamento e il clamore mediatico che nuoce a questi ragazzi dei quali il Messina si prende cura. “Stiamo migliorando l’organico” dice ancora Russo: affermazione particolare, perché arriva a fine settembre quando le rose delle formazioni giovanili che partecipano ai campionati nazionali dovrebbero essere complete. Ma il Messina soprattutto, sul tema della deresponsabilizzazione, tira in ballo, pur guardandosi bene dal nominarli, quei giornalisti che hanno richiesto l’intervento del Garante dell’infanzia, citando in maniera rivedibile la “Carta di Treviso”: un’arrampicata sugli specchi che strappa anche una fragorosa, quanto amara risata.

Forse qualcuno avrebbe preferito che si tacesse sul tema, ma non può essere tutto sempre frutto del destino cinico e baro e mai espressione delle manchevolezze del massimo dirigente di questo Messina. La società, si legge, “non permette a nessuno di mortificare i nostri ragazzi”: ebbene, riteniamo che non solo i risultati, ma anche e soprattutto la raffazzonata organizzazione facciano esclusivamente del male alla buona volontà di questi giovani calciatori che vorrebbero solo divertirsi inseguendo un sogno dietro a un pallone.

Intanto, evocando le "buone prestazioni" di Primavera e Under17, segnaliamo che la prima ha impattato 1-1 in casa del Sorrento, mentre gli Allievi hanno perso 3-0 in casa con il Trapani. E che ancora dall'inizio dei campionati giovanili nazionali, alle squadre dell'Acr manca una vittoria...

La replica integrale del responsabile del settore giovanile del Messina Piero Russo:

Purtroppo, la circostanza che cinque nostri giovani calciatori provenienti da fuori provincia, avessero dimenticato di portare con sé i documenti di identità e l’inattesa assenza di due nostri ragazzi per via dell’influenza, ci ha indotto a schierare i giocatori a nostra disposizione contro il Trapani.

Il clamore mediatico, alimentato attraverso i social, di questa situazione duole in primo luogo a noi che ci prendiamo cura di questi ragazzi e certamente non fa bene agli stessi giovani calciatori. Stiamo tuttavia lavorando per migliorare l’organico dell’Under 15, come abbiamo fatto per le altre squadre impegnate nei campionati nazionali. Spiace che si evidenzino le nostre manchevolezze, non imputabili in alcun modo al presidente Sciotto, mentre passano in secondo piano le buone prestazioni della Primavera o dell’Under 17, oggi sconfitta ma con tanti rimpianti.

L’inaspettato intervento del Garante dell’infanzia di Messina, tirato evidentemente per la giacchetta da chi avrebbe il dovere di rispettare la “Carta di Treviso” e non usare i bambini per notizie sensazionalistiche, (che non lo sono), ci addolora, perché mortifica i nostri principi di pieno rispetto dei valori dello sport giovanile.

Non permettiamo a nessuno di mortificare i nostri ragazzi né il nostro presidente. Le difficoltà legate all’assenza di campi di allenamento a Messina ci ha creato innumerevoli difficoltà che stiamo cercando di superare.

Sezione: Giovanili / Data: Lun 30 settembre 2024 alle 00:12
Autore: Antonio Billè
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