Sorrento, Audace Cerignola, Foggia e Crotone: quattro sconfitte consecutive subite in casa, dove non si raccolgono punti dal 10 novembre 2024, quando il rigore di Petrungaro consentì di mettere sotto il Giugliano.

IL PASSATO - Il Messina non riesce ad emergere dal terzultimo posto in classifica e, a 15 turni dalla fine della stagione regolare, si trova a -7 rispetto alla salvezza diretta (Latina quintultimo con +14 sulla Turris penultima), nella medesima situazione delle stagioni 2021-22 e 2022-23, mentre, l’anno scorso di questi tempi, si veleggiava 3 lunghezze sopra la zona playout, dopo una serie di risultati utili che avevano consentito di superare il momento più complicato del torneo, avvenuto durante il mese di novembre 2023.

La dotazione in classifica, però, è la peggiore in termini assoluti, in quanto i 19 punti attuali sono uno in meno se li confrontiamo con i primi due campionati di serie C disputati da questa società nella sua storia, iniziata nel 2017.

LA QUOTA DI GALLEGGIAMENTO - Le tre salvezze conquistate fino ad oggi sono arrivate a quota 39 (2021-22) su 36 gare computate, 41 e 45, quindi la media punti/gara per restare in C tenuta nelle ultime 15 giornate è stata due volte 1,27 e 1,40 durante l’anno del playout vinto contro la Gelbison. Quindi, considerando la situazione attuale del campionato, in cui Turris e Taranto sono già condannate alla serie D e il Messina può giocarsi solo un jolly (il ritorno in casa contro i corallini), mentre altre concorrenti dirette ne hanno ancora due, ecco che diventa complicato interpretare quanti siano i punti che i biancoscudati devono conquistare per compiere un miracolo sportivo.

PRESENTE E FUTURO - Per raggiungere quota 43, infatti, servono 1,6 punti a partita e, quindi, un ruolino di marcia superiore a quelli fatti in passato, adatto a chi corre intorno al 6°-7° posto in classifica. Il calendario assegna 8 partite al “Franco Scoglio” (Latina, Picerno, Trapani, Avellino, Catania, Altamura, Turris, Juve Next Gen) e 7 in trasferta (Casertana, Benevento, Monopoli, Cavese, Giugliano, Sorrento, Foggia), tutti impegni con grado di difficoltà differente anche considerando i momenti del torneo in cui saranno affrontati. Si può anche pensare che non conta contro e chi e quando si potranno ottenere i 24-25 punti indispensabili per mettere altre due squadre sotto in classifica oltre Turris e Taranto, ma le prossime tre partite sono davvero cruciali, perché le avversarie sono Casertana (sabato al “Pinto”), Latina e Picerno in casa propria. In 20 giorni il Messina si gioca il proprio destino e tutto l’ambiente dovrebbe essere concentrato solo su questo obiettivo, senza distrazioni o veleni residui accumulati in una stagione tossica, sotto diversi punti di vista.

LOTTARE INSIEME - L’ultima vicenda legata alle dimissioni di Giacomo Modica rientra nelle dinamiche del calcio, ora serve, immediatamente, trovare un nuovo tecnico che sia capace di attuare la rimonta o, almeno, consentire di giocarsi tutto nel doppio spareggio, rinforzare la squadra e, finalmente, presentare programmi e risorse della nuova proprietà. I tifosi, ieri sera, hanno risposto riempiendo mezza curva Sud e portando quasi 3.800 spettatori allo stadio, secondo i dati diffusi dalla società.

Un carico di entusiasmo deluso per la seconda volta consecutiva dopo la sfida contro l’Audace Cerignola. Il tempo stringe, c’è anche poca voglia di analizzare le prestazioni dei singoli in una partita che ci si augura sia l’ultimo episodio di una serie di apparizioni poco decenti, da parte di un gruppo sfaldato ben prima dell’ultimo periodo precedente al calcio mercato.

Sezione: Il focus / Data: Mar 21 gennaio 2025 alle 19:37
Autore: Davide Mangiapane
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