Manca un giorno all'inizio ufficiale della nuova stagione, per il Messina che, domani, inizierà il ritiro precampionato a Zafferana Etnea, che si protrarrà fino all'immediata vigilia dell'esordio in Coppa Italia, fissato il 10 agosto allo "Scida" di Crotone. La nota stampa diffusa dall'ufficio comunicazione della società, che ha ridato la parola al ds Pavone dopo quasi tre settimane dal suo "ingaggio", sembra essere la premessa ad un normale approccio ai cimenti agonistici, ma, in realtà, la situazione dentro e attorno al Messina resta sospesa in una sorta di stallo, figlio principalmente delle decisioni da parte del patron Pietro Sciotto su due binari paralleli, ma impossibili da separare, perché il futuro della biancoscudata dipende da quale strada verrà presa nei prossimi giorni dalla proprietà dell'Acr.

LA TRATTATIVA - In realtà, è un argomento nel quale la normale riservatezza ha ormai abbondantemente tracimato in modalità "cortina fumogena". Tra "fondi", "gruppi", "imprenditori" tutti stranieri e rigorosamente anonimi, la stampa e i tifosi devono affidarsi a indiscrezioni, voci, speranze, e ai comunicati stampa ufficiali che oscillano tra la scelta del ds e, quindi, dell'allenatore spettante ai nuovi proprietari, smentita dopo meno di 48 ore dall'annuncio di Modica e Pavone, alla conferma dell'esistenza di contatti avviatissimi con un grosso gruppo, seguito dall'annuncio dell'organigramma, fino alla elencazione delle prime linee guida del mercato in un virgolettato da parte del responsabile designato sempre da Sciotto.
Dall'esterno continua a non comprendersi se la reale intenzione del presidente sia quella di continuare, nel solco della "sostenibilità " (termine utilizzato, nel passato da Proto e la coppia Pitino-Auteri, con esiti tragici) oppure sia ancora aperta la possibilità di una cessione delle quote. Su quest'ultimo tema regna molta fluidità, perché è nota la voglia da parte di Pietro Sciotto di poter essere protagonista, seppure in minoranza, nell'operazione rilancio con capitali stranieri delle ambizioni calcistiche a Messina. Ma non è scontato che ciò sia una opzione praticabile da parte del potenziale acquirente, e, su questo punto, in assenza di una manifestazione in vita degli interessati, non ci sono certezze e, quindi, resta il dubbio che Pietro Sciotto stia esaminando più di una offerta, alimentando, così, i dubbi sulle sue reali intenzioni.

NON PERDERE TEMPO - Sicuramente, non è possibile prendere (o perdere) ancora tempo, soprattutto partendo dal presupposto che si potrebbe non sfruttare una chance importante per ridare speranze e sogni all'ambiente. Se poi si aggiunge la frattura profonda con la tifoseria, è indispensabile che la proprietà del Messina comprenda il momento regolandosi di conseguenza, dando priorità assoluta alla cessione, una volta accertata la solidità degli interlocutori. Tattiche, strategie, alibi o esitazioni sarebbero un segnale deleterio e fermerebbero qualsiasi possibilità di vivere, finalmente, una stagione con prospettive ambiziose. L'augurio è che, nelle prossime ore, maturino scelte e decisioni coerenti con il momento. Innanzitutto per rispetto della passione di tanti messinesi che amano davvero la loro squadra.

Sezione: Il focus / Data: Lun 22 luglio 2024 alle 08:00
Autore: Davide Mangiapane
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