Il tecnico Giacomo Modica sarà ancora l’allenatore del Messina. Il passo indietro richiesto dal presidente Pietro Sciotto e dai giocatori si è compiuto. Com’era ampiamente prevedibile dopo le dimissioni che, di irrevocabile, avevano ben poco. Un termine che perde il suo vero significato dopo gli ultimi eventi in riva allo Stretto: qualcosa che non può essere “richiamato, fatto tornare indietro, annullato, modificato o disdetto”.

Lo scatto, d’ira, di rabbia, d’orgoglio o semplicemente uno scatto non meglio definito considerando che non è stato possibile, con eventuali domande, approfondire l’argomento, è durato 24 ore, e anche meno. Legato al pari in rimonta subito contro la Casertana, ma non solo leggendo le dichiarazioni dei protagonisti.

Modica, forse neanche troppo convinto della sua prima decisione a caldo, ha trovato nelle parole del presidente (rinnovata fiducia) e dei giocatori (percorso da continuare insieme) la sponda ideale per tornare sui propri passi e rinnegare quanto detto nell’immediata conferenza stampa di domenica sera: “Per il bene della città non sono più l’allenatore del Messina. La mia salute vale di più”.

Probabilmente, sicuramente, una scelta presa troppo a caldo, un momento di sconforto, di profonda amarezza dopo il match gestito male, come i cambi ritardati durante la sfida. Sarebbe interessante capire il perché non si potesse aspettare e parlare solo della partita, riflettere di più, invece di salutare e scusarsi con tutti e, il giorno dopo, “pressato” da società e giocatori, riprendere il proprio posto. Che, poi, ben venga perché avrebbe lasciato la barca alla deriva proprio nel momento peggiore, con poco tempo a disposizione tra una partita (Casertana) e altre due (Latina e Picerno).

Sarebbe interessante capire, come dichiarato dai calciatori, quali “problematiche” abbiano spinto il tecnico ad abbandonare tutti, senza avvisare la squadra (vedi le dichiarazioni di Petrungaro all’oscuro della situazione che si sarebbe creata da lì a poco) e come, in un giorno, si siano improvvisamente risolte o, comunque – per citare Manetta e compagni – “superate al più presto”.

La sensazione è che resteranno misteri, come la trattativa per la cessione, il fondo americano e la proroga che sta per arrivare ai due mesi. Nel Messina 2024/2025 può succedere di tutto.

Sezione: Il focus / Data: Sab 21 settembre 2024 alle 21:50
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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