Scrivere a caldo, dopo una delusione cocente, non è mai facile. Le valutazioni e i bilanci, da condurre in maniera razionale, sono spesso inficiati dalla ridda di emozioni che continuano a vorticare all’indomani di una sfida decisiva. Fatta questa premessa, proviamo a dare un giudizio sul campionato dell’Akademia S.Anna Messina, sicuramente brillante e di altissimo livello.

Nel novero delle favorite già ai nastri di partenza, la squadra di coach Bonafede ha risposto alle aspettative, iniziando la stagione con otto vittorie consecutive prima di cadere sul taraflex di San Giovanni in Marignano. La prima fase, chiusa al secondo posto, ha mostrato una squadra compatta e grintosa, trascinata dalla vena realizzativa di Binto Diop, l’assoluta visione di gioco di Giulia Carraro e le certezze di pallavoliste esperte come Dalila Modestino, Rossella Olivotto e Aurora Rossetto. L’acquisto decembrino, poi, della schiacciatrice statunitense Mychael Vernon sembrava aver colmato il vuoto lasciato da Adanna Rollins. L’unica spia d’allarme, confermata dalla scienza esatta del “senno di poi”, suonava mefitica sulle tre sconfitte totalizzate nella prima parte di campionato: due contro San Giovanni in Marignano e una contro Macerata, ovvero le squadre che si sono dimostrate superiori alle atlete peloritane conquistando il salto di categoria.

Nella fase vincitori, invece, l’Akademia ha mostrato delle amnesie di troppo, con alcune partite disputate ampiamente sottotono e con un gioco estremamente prevedibile, costruito unicamente sugli affondi di Binto Diop, miglior realizzatrice dell’intera serie A2 con oltre seicento punti. Pur mostrando valori tecnici e morali di altissimo livello, nella “pool promozione” l’Akademia ha sofferto avversari nettamente inferiori, perdendo due gare contro Padova e Busto Arsizio e finendo al tappeto in casa, inspiegabilmente, anche contro Melendugno.

Le grandi gare sfoderate contro la Futura, nella prima semifinale, avevano fatto ben sperare ma, alla fine, il sogno si è infranto contro Macerata, una squadra che si è mostrata superiore nel doppio confronto. Come detto in apertura, la stagione della squadra costruita dal presidente Costantino rimane importante e parlare di fallimento sarebbe assolutamente ingeneroso nonché miope. Sono molti, infatti, i lati positivi di questa annata, da non sottovalutare assolutamente.

Di certo, quella dell’Akademia S.Anna è una società solida, basata sul lavoro instancabile del suo presidente che, in questi anni, ha raccolto sponsor importanti e fidelizzato un grande numero di tifosi, giungendo alle oltre duemila presenze di ieri sera. Una cosa non da poco in una città come Messina, storicamente orientata su altre discipline e impelagata in annosi problemi sull’impiantistica. Eppure, Fabrizio Costantino ha saputo cogliere  le opportunità giuste, costruendo una società che, in pochi anni, ha raggiunto una reputazione di livello nazionale. Adesso, con un roster che probabilmente cambierà radicalmente, la vera sfida sarà quella di confermarsi nuovamente e ritentare la scalata alla serie A1, considerando le avversarie che l’Akademia troverà sulla propria strada. Dalla categoria superiore sono appena retrocesse Roma e Talmassons, due compagini che vorranno immediatamente riguadagnare quanto perduto, che si andranno ad aggiungere alle solite note Busto Arsizio, Trentino e Brescia.

Non sarà facile, è vero, ma l’Akademia S.Anna è divenuta una realtà consolidata di questa città e che, con essa, vuole sognare un futuro molto più grande. Il PalaRescifina di ieri è la diapositiva perfetta della fame di grande sport che Messina mostra ad ogni occasione. Le ripartenze veementi sono incise nel Dna di questo popolo, come in passato e come sempre. Basta crederci.

Sezione: Altri Sport / Data: Gio 24 aprile 2025 alle 19:57
Autore: Marco Boncoddo / Twitter: @menelpallone
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