1^-La Nasitana si ferma. Caliò: "Non possiamo andare avanti"

La sfida play-out vinta contro il Città di Petralia Soprana potrebbe essere l’ultima disputata dalla Nasitana. La squadra biancoazzurra, che ha chiuso la scorsa stagione al terzultimo posto nel girone B con 20 punti, con ogni probabilità non prenderà parte al prossimo campionato di Prima categoria nonostante la salvezza conquistata sul campo.

È la decisione del presidente Antonio Caliò che, dopo sei anni alla guida del sodalizio tirrenico, preferisce fermarsi qui per le troppe, e ormai insormontabili, difficoltà legate al campo sportivo: “Non possiamo più andare avanti. Da quattro anni aspettiamo di tornare sul nostro campo ma non è stato ancora possibile. Siamo pochi dirigenti, appena 7, ci siamo sempre impegnati ma non possiamo continuare in questa situazione”, ha spiegato il massimo dirigente. La struttura di contrada Grazia è stata interessata da lavori di riqualificazione del manto erboso, già pronto, "ma mancano ancora gli spogliatoi e ci sono stati continui rinvii".

Una situazione che ha costretto la Nasitana di mister Pippo Magistro a girovagare per la provincia, disputando gli allenamenti e le gare casalinghe sempre in trasferta tra Capo d’Orlando e Gliaca di Piraino. Enormi difficoltà per una squadra di Prima categoria che rappresenta un piccolo centro nebroideo: “Ringrazio l’Amministrazione per il sostegno, ma è diventato impossibile andare avanti. Anche nell’ultima stagione abbiamo partecipato al campionato perché ci era stato detto che a dicembre saremmo tornati a Naso ma così non è stato. Ringrazio i ragazzi, che sto svincolando e si stanno accasando altrove, ma con enorme dispiacere facciamo questa scelta”, ha aggiunto il presidente Caliò che, a questo punto, aspetterà tempi migliori.

Non ci sarà, infatti, cessione del titolo o il trasferimento in un’altra provincia: “Ripartiremo quando avremo il nostro campo, anche da una categoria inferiore. La scelta è fatta, ma siamo aperti al dialogo. Se c’è qualcuno interessato sono disponibile, ma la squadra deve restare a Naso. Solo con un aiuto concreto potrei ripensarci”.