Giacomo Modica affronta il rito della conferenza stampa alla vigilia di Messina-Casertana, con la consueta massima disponibilità ad affrontare le domande dei cronisti presenti nella sala stampa del “Franco Scoglio”. Si parte da una considerazione puramente statistica che vede una netta differenza tra i 4 punti conquistati dai biancoscudati in casa rispetto al nulla raccolto in trasferta: “Per il momento i numeri dicono che abbiamo difficoltà quando giochiamo fuori, è inutile nasconderlo. Anche se non sul piano del gioco, perché noi paghiamo caro gli errori che commettiamo, in tutte le partite disputate siamo sempre passati in svantaggio, rimontando solo in casa. Dobbiamo acquisire quei concetti fondamentali attraverso i quali non farà differenza giocare in casa o in trasferta, indipendentemente dalla forza dell’avversario.”

L’anno scorso la gara di Caserta rappresentò la svolta positiva del campionato, ovviamente questo confronto arriva in un momento diverso, come sottolinea Modica: “Quello che è successo nella stagione passata è ormai archiviato, c’erano anche interpreti diversi, ora ci incontriamo alla quinta giornata. La Casertana ha rinnovato tanto, con ottimi calciatori, un tecnico esordiente in categoria ma molto preparato e noi dobbiamo tornare concentrati, senza pensare ancora alla sconfitta di Crotone, dove può perdere chiunque, arrivare presto a pieno regime. Intanto dobbiamo essere bravi ad interpretare la gara di domani, perché si tratta di un avversario insidioso, ma come tutti quelli che incontreremo, perché non c'è squadra materasso in questo campionato. Abbiamo il dovere di ricominciare a pedalare e fare molto bene, e ci serve una prestazione gagliarda e maiuscola. Dobbiamo fare punti per andare avanti nel nostro percorso e progetto.”

Modica viene poi sollecitato a chiarire quali siano le condizioni di Frisenna, assente a Crotone ed anche se siano state prese delle precauzioni rispetto alla tenuta difensiva, con ben 7 reti subite in 4 gare: “Sappiamo che abbiamo commesso qualche errore, stiamo lavorando per smussare qualcosa, ma il calcio è fatto di episodi ed errori, solo che certe volte noi non siamo bravi a capitalizzare quello che ci capita. Si va sempre alla ricerca dell'errore del singolo, che può capitare, ma è la squadra che deve giocare di insieme. Intanto, resto soddisfatto dell'intensità. Certo, se gli altri tirano due volte con successo e noi, invece, facciamo 8 occasioni e non segniamo, allora dobbiamo essere più cinici e cattivi nelle conclusioni. Su Frisenna, invece, visto che qualcuno aveva la curiosità di sapere come mai non ha giocato a Crotone, preciso che aveva un problema muscolare, quindi, non lo abbiamo rischiato per non perderlo a lungo. Ora ha pienamente recuperato, abbiamo effettuato tutti gli esami e, quindi, domani valuteremo se potrà essere della partita.”

Modica dedica un pensiero particolare sulla scomparsa di Totò Schillaci “Non so quanti lo conoscono della squadra perché sono molto giovani. Io ho avuto onore e piacere di condividere Messina con lui, ma anche le rappresentative giovanili quando eravamo vicini di età, circa 44/45 anni fa. Eravamo Amici, ma non con assidua frequentazione, però ci sentivamo spesso. Ho un ricordo fantastico di lui, pochi sanno il suo lato umano. Abbiamo perso un grandissimo campione, ma anche un uomo prezioso, un padre, un marito, una bellissima persona. Resta la consapevolezza che, purtroppo, la morte può arrivare all’improvviso, un pensiero sul quale tutti noi dobbiamo riflettere. Totò era un grande amico e gli amici non si perdono neanche di fronte alla morte.”

La scorsa settimana Modica ha sottolineato come non tutti gli elementi disponibili in rosa abbiano lo stesso livello di condizione, ma, adesso, è più sereno sotto questo aspetto. “Sono abbastanza contento, adesso siamo quasi tutti in linea, anche chi è venuto dopo o arrivava da altri tipi di preparazione. Oggi le scelte iniziano a essere un po' più convinte ed ampie, pur non avendo tutti la massima tenuta fisico-atletica sui novanta minuti. Però, ho sicuramente più possibilità di effettuare cambi duttili rispetto a qualche settimana fa, quando eravamo più precari.”

Infine, un accenno sulla questione relativa alle condizioni poste da Modica poco prima della fine della scorsa stagione per rimanere a Messina: alzare l’asticella delle ambizioni ed avere una struttura disponibile per l’allenamento: “Premesso che sono io a dover dare risposte, mentre a me non dà risposte mai nessuno. Io non mi tiro indietro quando parlo con voi e mi piglio tutte le responsabilità. Per me alzare l'asticella significa anche avere la possibilità di effettuare un doppio allenamento durante la settimana, per ora possiamo farlo solo la mattina e mai il pomeriggio. Sono passate cinque settimane di campionato e ancora non sono entrato al San Filippo, chi vuole capire capisca. Sembra di lavorare in una scuola calcio, ma mi rendo conto che questa è la situazione e non sono io a dover risolvere questi problemi, sono stipendiato per fare l’allenatore e mi limito a questo. C’è chi è preposto a farlo, non sono più io, mi allineo, faccio il mio mestiere e vado avanti.  Ma non dico altro, perché ancora ricordo l'esposto dell'anno scorso, quando chiesi all’assessore se era nelle sue possibilità darci un campo per gli allenamenti. Credo di avere risposto.”

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 19 settembre 2024 alle 16:32
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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