Il Messina regala un tempo all’Altamura, che non chiude i primi 45’ con 4 gol di vantaggio solo per gli errori dei propri attaccanti, poi decide di giocare e costringe i biancorossi nella propria area nella ripresa, infine dimostra assoluta assenza di carattere e determinazione né in panchina (da spiegare il cambio Petrungaro-Cominetti) e nemmeno in campo (l’espulsione di Lia errore marchiano per un professionista esperto come il ragazzo di Lentini).
La ciliegina sulla torta è rappresentata dal rigore negato ai biancoscudati in pieno recupero, ma una squadra in lotta per la salvezza non può avere questi sbalzi di umore e di prestazioni se vuole sperare di tirarsi fuori dai bassifondi della classifica.
Quindi, fa bene l’Altamura, con molta umiltà, a tenersi questa vittoria, festeggiarla adeguatamente, portandosi a 6 lunghezze di vantaggio da una diretta avversaria dimostratasi troppo presuntuosa e poco presente nei suoi presunti uomini chiave per poter portare a casa un risultato diverso dalla sconfitta.
Non è la prima volta in questa stagione e non sarà l’ultima, a meno di clamorosi colpi di scena societari, unica possibilità per poter cambiare radicalmente la situazione generale di assoluta mediocrità alla quale l’attuale proprietà sembra rassegnata ormai da tempo, bloccata nel suo mutismo e nella presunzione di avere sempre un coniglio da tirare fuori dal cilindro per sopravvivere.

PREPARTITA – Un pomeriggio splendente accoglie i tifosi di Altamura e Messina giunti al “S.Nicola” di Bari per questa sfida inedita nella storia del calcio italiano, che si gioca la domenica all’orario “vintage” delle 15. Di Donato, deve far fronte alle assenze di Minesso, Franco e Palermo, rispetto alle previsioni della vigilia, sembra propendere per un 3-5-2 che può tramutarsi in 4-3-3, modulo adottato da Giacomo Modica per questa trasferta importantissima alla luce della posizione in classifica e dei segnali di risveglio ed equilibrio dimostrati nelle ultime due uscite contro Catania e Giugliano. Confermata l’ossatura dell’ultimo match vinto allo “Scoglio”, con il solo Petrucci al posto dello squalificato Frisenna e il conseguente spostamento di Pedicillo da regista a mezzala destra. In panchina restano Rizzo e Anatriello, Morleo e Salvo, oltre Anzelmo, magari con l’obiettivo di sfruttare i cambi per assecondare in senso positivo l’andamento del match. La speranza dei circa 100 appassionati biancoscudati presenti nel settore ospiti del monumentale impianto barese è quella di assistere alla prima vittoria esterna stagionale, in attesa di tempi migliori e maggiori entusiasmi, visto il calo di partecipanti alle trasferte registrato in questa occasione.

CRONACA
PRIMO TEMPO
– Torna in maglia biancoscudata il Messina, tenuta biancorossa per i padroni di casa, a caccia del sesto risultato utile consecutivo, dopo un avvio di campionato stentato e il cambio in panchina con l’avvento di un ottimo allenatore di categoria come Di Donato. Parte in attacco l’Altamura, conquistando due corner, sui quali la difesa messinese fa buona guardia. Il primo cartellino giallo del match tocca a Andreoli, al 7’, reo di una trattenuta su Re che stava avviando una ripartenza. Al terzo corner arriva il gol dell’Altamura, sull’ennesima distrazione della difesa peloritana, condita da una buona dose di sfortuna, perché Garofalo resta a terra per un impatto con il suo portiere, tenendo in gioco i due giocatori dell’Altamura davanti a Krapikas, prontissimo a salvare sulla prima conclusione di Leonetti, ma poi De Santis appoggia nella porta vuota, con la linea difensiva biancoscudata distante almeno 4 metri. Al quarto d’ora di gioco, quindi, pugliesi in vantaggio, dopo la prima fase di studio. Altro pasticcio clamoroso tra Lia e Manetta al 21’, quando il numero 7 appoggia di testa in piena area verso il capitano biancoscudato, che tocca con la mano e il signor Diop, piazzato vicinissimo all’azione, decreta il calcio di rigore. Ammonito Lia nella circostanza, per proteste, dal dischetto batte Leonetti, spiazzando, dopo una finta, Krapikas. Raddoppio e Messina totalmente fuori dal match. Il Messina continua a giocare a ritmi da fine stagione, perde palla banalmente, riparte veloce l’Altamura al 28’ finalizzata da Simone che tira di sinistro quasi a botta sicura, mancando il bersaglio per un paio di metri. Imprecisa, molle e senza idee la squadra di Modica, troppo passiva nei confronti di un avversario determinato e abbastanza sicuro di poter fare l’essenziale per portare a casa i tre punti. Brivido al 34’ su un tiro di Leonetti deviato in angolo, dopo l’ennesima manovra altamurana senza opposizione avversaria fino all’area di rigore. Azione personale di Petrungaro al 37’ chiuso in corner da Silletti. Altamura molto rapido, in ottima condizione fisica, capace di mettere in difficoltà il Messina, da parte sua incapace di costruire una azione che arrivi fino al terzo passaggio di fila. Leonetti, al 43’, si divora il terzo gol, in più che dubbia posizione di offside, tirando fuori tutto solo davanti a Krapikas. Leonetti ritarda la ripresa del gioco allo scoccare del 45’ e si becca il cartellino giallo. Alla ripresa del gioco, il Messina costruisce una potenziale occasione da gol, ma prima Petrungaro non doma il cross di Lia, poi Re prova a dribblare in mezzo a tre avversari invece di tirare subito e la palla finisce sul fondo. Diop fischia due volte dopo un minuto di recupero e il Messina torna negli spogliatoi a testa bassa, considerando la pessima prestazione e il risultato negativo meritato per l’atteggiamento totalmente sbagliato con cui Manetta e compagni hanno approcciato questa sfida.

SECONDO TEMPO – Modica cambia tre uomini nell’intervallo, tagliando Re,Petrucci e Luciani, tra i peggiori, inserendo Mamona, Anatriello e Anzelmo in campo, nell’intento di dare la scossa a una squadra spenta. Intento subito raggiunto, perché al 50’, Garofalo chiude l'azione prolungata di giro palla con un passaggio filtrante, Anatriello fa il movimento giusto, copre il pallone e, di destro, prende il tempo a difensore e portiere, scaraventando in rete. Al 51’ Mamona spinge sulla destra, mette benissimo al centro, ma Petrungaro preferisce provare il tacco invece di essere più concreto e non prende il pallone con la porta vuota. Spinge ancora il Messina e, su azione susseguente a corner, mette in grave affanno la difesa biancorossa. Anzelmo pesca perfettamente Anatriello solo davanti a Pane, ma il tocco di interno destro finisce fuori. Di Donato corre ai ripari inserendo Bumbu per Andreoli, ammonito e Peschetola al posto di Simone al 55’. Azione pericolosissima del Messina al 60’, quando Anatriello viene anticipato in uscita area da Pane, poi Ortisi prova dal limite, respinta corta del portiere sulla quale nessuno degli attaccanti biancoscudati riesce a intervenite e la difesa biancorossa allontana la minaccia. Manè ha preso una brutta botta alla caviglia e Di Donato, al 63’, lo sostituisce con Gigliotti, cercando anche di rinforzare una difesa apparsa in grosse difficoltà nella ripresa. Anatriello, al 67, non sfrutta una palla vagante nei pressi dell’area piccola, non riesce a toccare con forza e Pane si salva. Modica, inspiegabilmente, al 68’, toglie un sempre pericoloso Petrungaro per Cominetti. Finisce al 73’ la gara di Leonetti per lasciare posto a Molinaro.  Premono gli uomini di Modica, fin quando Lia, al 75’ commette un errore inammissibile per un giocatore della sua esperienza, entrando in scivolata su un avversario, essendo già ammonito, il signor Diop estrae il secondo cartellino giallo ed i biancoscudati sono costretti a giocare l’ultimo scorcio di partita in inferiorità numerica. Solita attesa di mister Modica nel fare la sostituzione che rimetterebbe un uomo sulla fascia destra, con Salvo ai bordi del campo a fare riscaldamento, lasciando la squadra con gli stessi uomini in campo. Cambio che avviene all’80’ quando Salvo subentra a Garofalo. I biancoscudati conquistano corner e punizioni, situazioni potenzialmente pericolose, non sfruttate dagli uomini di Modica, visto che i cross arrivano troppo bassi o fuori misura e diventano facile preda dei difensori pugliesi. Altamura, per la prima volta nel secondo tempo nei pressi di Krapikas, ma il tiro finisce altissimo, e, sul ribaltamento di fronte, Gigliotti regala un corner al Messina, non sfruttato, ancora una volta, anche se Anatriello non arriva per un soffio a deviare in rete una girata di Cominetti. Al 92’ situazione in cui il signor Diop non ravvisa gli estremi del rigore su una entrata scomposta di Bumbu ai danni di Ortisi e poi ammonisce Pedicillo per proteste. L’arbitro bergamasco fischia la fine allo scadere preciso del quarto minuto di recupero, senza considerare le interruzioni avute durante l’extra time, tra cui l’infortunio a un paio di giocatori altamurani e le proteste per il rigore negato, decretando una sconfitta che brucia tantissimo in casa biancoscudata, proprio perché questa squadra aveva in sé le possibilità e le doti per poterla evitare, ma non si possono gettare al vento le occasioni o favorire, con le proprie scelte, gli avversari. Alla fine, il campo è spietato ed occorre cambiare rotta subito per non precipitare.

TABELLINO

TEAM ALTAMURA-MESSINA 2-1
Marcatori: 15’ De Santis (TA), 24’ Leonetti (TA), 49’ Anatriello (M)

Team Altamura (3-5-2): Pane; Manè (dal 63’ Gigliotti), De Santis, Silletti; Grande, Dipinto, Andreoli (dal 55’ Bumbu), D’Amico, Rolando; Simone (dal 55’ Peschetola), Leonetti (dal 73’ Molinaro). In panchina: Viola, Poggesi, Acampa, Lagonigro. Allenatore: Daniele Di Donato
Messina (4-3-3): Krapikas; Lia, Manetta, Marino, Ortisi; Pedicillo, Petrucci (dal 46’ Anzelmo), Garofalo (dall’80’ Salvo); Re (dal 46’ Mamona), Luciani (dal 56’ Anatriello), Petrungaro (dal 68’ Cominetti). In panchina: Curtosi, Ndir, Cominetti, Morleo, Adragna, Di Palma, Rizzo. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Abdoulaye Diop di Treviglio
Assistenti: Veronica Martinelli di Seregno e Ferdinando Pizzoni di Frattamaggiore
IV ufficiale: Gabriele Totaro di Lecce
Ammoniti: 7’ Andreoli (TA), 22’ e 75’ Lia (M), 45’ Leonetti (TA), 92’ Pedicillo (M)
Espulso: 75’ Lia  (M)
Corner: 5-8
Recupero: 1’ e 4’

Sezione: Acr Messina / Data: Dom 17 novembre 2024 alle 17:10
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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