“Il Furci è a pronto a fare un passo indietro e ritirare la squadra per il persistere di una situazione intollerabile ed estremamente vergognosa”. Dura presa di posizione della società giallorossa che, dopo le pesanti squalifiche di Salvatore Cantarella e Kalifa Konate, fermati per quattro giornate “per contegno offensivo nei confronti dell'arbitro”, vuole far sentire la propria voce e lo fa con una nota ufficiale: “Non è la prima volta in questa stagione che viene usata la mano pesante nei nostri confronti e fin ora forse abbiamo sbagliato a stare zitti e subire. Se questi sono gli ulteriori risultati, non ci sentiamo e non siamo in nessun modo tutelati in merito ai tantissimi sacrifici che si fanno per portare avanti una società e dare la possibilità a tanti giovani di divertirsi. Se siamo scomodi siamo disposti a fare un passo indietro e ritirare la squadra. È inammissibile, vergognoso e anche diffamatorio nei nostri confronti e in quelli dei tesserati in questioni leggere il comunicato della Lega con le squalifiche inflitte a due nostri tesserati entrambi per numero 4 di giornate”.

Il Furci non ci sta e contesta le decisioni del giudice sportivo, che parla di “grave atto di violenza”: “Un’azione di gioco in cui il fallo viene chiaramente subito dal nostro calciatore che cadendo sbracciava l'avversario che lo tratteneva. Nessuna gomitata, nessun atto violento e un cartellino rosso che lascia stupiti anche gli avversari. Come se non bastasse 5 minuti dopo l'arbitro si ripete espellendo un altro tesserato per proteste. Lo stesso arbitro, durante la pausa della prima frazione di gioco e anche a fine partita, dialogava serenamente con entrambi ammettendo di aver sbagliato ed esagerato con le sanzioni. Leggendo i comunicati per l'ennesima volta passiamo da vittime a carnefici, come se fossimo una squadra cattiva e che inveisce contro arbitri. Cosa che chiunque sia venuto a Furci non potrà mai dire. Non vogliamo pensare che il colore della pelle nel 2025 possa condizionare o influire sulle decisioni. Non vogliamo pensare che l'essere troppo buoni e non avere agganci o amicizie alla Lega possa condizionare, non vogliamo pensare che il visionatore degli arbitri minacciando la società a fine gara di fargliela pagare (non sappiamo per cosa) possa far cambiare e condizionare la realtà dei fatti e la versione dell’arbitro, non vogliamo pensare nulla, noi vogliamo semplicemente divertirci. Questa situazione non è più ammissibile, restare in 9 dopo 20 minuti in una partita tranquillissima che poi abbiamo comunque tranquillamente vinto può capitare, l'arbitro può sbagliare, è umano e sbagliamo tutti e non fa nulla, non è la prima e non sarà l'ultima volta, ma andare a condizionare le partite future, le stagioni e soprattutto i ragazzi e le società, infliggendo squalifiche lunghe, assurde e soprattutto non veritiere non può più essere accettato. Presenteremo ricorso in ogni sede per tutelare la nostra rispettabilità come società e quella dei ragazzi che ne fanno parte e che non meritano tutto ciò”.

Sezione: Le categorie / Data: Ven 10 gennaio 2025 alle 09:46
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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