Il Messina torna alla vittoria dopo poco più di un mese (2-1 in casa della Turris) e lo fa sul campo dell’altra derelitta del girone C, il Taranto fanalino di coda, oberato da 10 punti di penalizzazione e probabilmente destinato ad andare sotto lo zero in classifica per la situazione societaria ancora lontana da una schiarita. Eppure, i rossoblù hanno provato a mettere in difficoltà i biancoscudati, anche loro scossi dalle incertezze legate al passaggio di quote tra Pietro Sciotto e l’AAD Invest Group, schierando i superstiti della diaspora già in atto, tra cui Guarracino e Mastromonaco sono stati i più attivi, addirittura il primo meritandosi un rosso diretto per un doppio intervento killer su Salvo nei minuti finali. Anche qualche cenno di nervosismo tra i giocatori dopo il triplice fischio del mediocre Liotta di Castellammare di Stabia, ma il livello bassissimo di questo match non poteva prevedere di certo un fischietto migliore di quello designato. L’ossigeno di questi tre punti, adesso, dovrà essere corroborato dalle azioni concrete della nuova proprietà, perché, già lunedì servono la piena operatività e una serie di decisioni sia per l’organigramma (mancano figure dirigenziali essenziali in una squadra professionistica) che in sede di mercato, dove occorre sostituire immediatamente i tanti elementi ormai con la testa altrove.
PREPARTITA – Alla “Nuova Arredo Arena” di Francavilla Fontana va in scena la sfida tra due delle tre maggiori indiziate alla retrocessione in questo girone C della serie C, considerando i punti di penalizzazione, destinati ad aumentare, del Taranto e la situazione di estrema confusione, non solo a livello societario, che regna in casa Messina. È la prima uscita dei rossoblù in campo neutro e a porte chiuse per i lavori iniziati in modo massivo allo “Iacovone” in vista della ristrutturazione globale in vista dei Giochi del Mediterraneo 2026, assegnati alla città pugliese. Il Taranto, contrariamente a quanto trapelato alla vigilia, presenta una formazione non così male in arnese, vista la presenza di elementi come Marong, Papazov, Mastromonaco, Guarracino, Giovinco, Fiorani e il giovane di belle speranze Battimelli in attacco. I biancoscudati si presentano in Puglia con soli 17 elementi, visto che Mamona, Re, Rizzo, Petrungaro, Ortisi e Frisenna sono rimasti in sede già con le valigie pronte per altre destinazioni. Trasferta organizzata con tutti i crismi per fare bene e truppa data in buone condizioni di spirito, con l’obiettivo di tornare alla vittoria, essenziale per non precipitare ancora più lontano dalla salvezza.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Il primo ammonito della gara è Cominetti, dopo 4’, per una entrata nettamente in ritardo, ingenua ma non cattiva, su Marong, punita dal signor Liotta. Arriva facilmente al tiro Mastromonaco un minuto dopo, trovando Krapikas pronto alla respinta. Prima palla gol clamorosa per Anatriello al 15’, servito solissimo in area da Morleo, ma il numero 9 tocca debolmente di testa, consentendo a Del Favero di salvare la propria porta. Gli ionici provano a far girare palla e colpire la difesa peloritana, mentre gli ospiti pressano alti, pur non costruendo azioni pericolose, se non quella che ha portato Anatriello vicino alla rete. Cominetti e Anatriello cincischiano in area dopo che Marong aveva perso palla in uscita al 21’ ma, un minuto più tardi, arriva la chance per i padroni di casa. Guarracino arriva sul fondo praticamente indisturbato, tiro a botta sicura di Mastromonaco, Petrucci rinvia sulla linea a Krapikas battuto. La partita sfila via con diversi errori di misura sia in fase di impostazione che al momento di concludere, specchio fedele della mediocrità espressa dalle due squadre. Tiro telefonato di Garofalo dalla distanza al 32’, facile preda di Del Favero. Copia conforme dalla parte opposta al 35’, con Guarracino, dal limite, tra le braccia di Krapikas. Papazov colpisce Petrucci da tergo al 40’ e viene ammonito.
Il signor Liotta ha pietà degli spettatori di questo match e fischia due volte dopo poco più di un minuto, mettendo il sigillo a uno 0-0 perfettamente aderente a quanto visto in campo.
SECONDO TEMPO – La ristrettezza delle rose disponibili costringe i due tecnici a non fare cambi nell’intervallo, palla al centro ed Anatriello tira al volo, invece di approfittare dell’intervento fuori tempo di Marong nella propria area. Protesta Modica e viene ammonito al 48’. Morleo al 56’ si addormenta su un lancio lungo controllato da Mastromonaco, trattiene il tarantino e prende il giallo. Anche Pedicillo finisce nel taccuino dei cattivi al 59’ per proteste. Il gioco si ferma e Modica ne approfitta togliendo dal campo il fantasma Cominetti e Petrucci, non proprio attivissimo, inserendo Luciani e Salvo. Ammonito Speranza subito dopo il doppio cambio biancoscudato. Il Messina conquista tanti corner, senza mai essere pericoloso e il Taranto prova ad uscire in contropiede al 63’ con un tiraccio alto di Verde dal limite su cross di Giovinco.
Ritmi da torneo amatoriale, tanti svarioni e giocatori palesemente in difficoltà mentalmente e fisicamente. Luciani, in attacco, ha la stessa rapidità di un paracarro, facendosi pescare sistematicamente in offside, mentre i compagni si perdono in leziose giocate fini a sé stesse. Doppio cambio per il Taranto, Giovinco e Fiorani escono, entrano Zigoni e Schirru al minuto 74, mentre Modica inserisce Adragna al posto di Lia. Il ragazzino trapanese al primo pallone toccato imbuca molto bene per Anatriello, troppo lento nell’andare in profondità e l’azione sfuma. Luciani, al 78’, salta Marong, viene steso al momento di entrare in area, ma Liotta fa segno di proseguire. Sempre Luciani, poco dopo, quando scocca il 79’, raccoglie l’assist di Anatriello, lanciato direttamente da Kapikas grazie al buco di Marong, appoggio del numero 9 al centravanti ex Frosinone, solissimo, e palla in rete. Luciani, poco dopo, approfitta dell’ennesima incertezza di Marong, caracolla verso Del Favero, controlla e tira addosso al portiere in uscita disperata. Fuori Vaughn e Battimelli, dentro Garau e Locanto all’82’. Guarracino si fa espellere all’87’ per un doppio calcione ai danni di Salvo, lasciando i suoi in dieci nel momento più delicato per sperare di pareggiare. All’inizio dei 5’ di recupero, esce Anatriello (probabilmente alla sua ultima gara in maglia biancoscudata) per Di Palma e, al 93’, dentro Zerbo al posto di Mastromonaco. Adragna ritarda la battuta di un calcio di punizione al 95’ e viene ammonito anche lui. È l’ultima cosa da annotare, perché il signor Liotta fischia la fine, sancendo la vittoria del Messina, ottenuta con grande fatica. Tre punti che consentono di toccare quota 19 sperando sempre che Turris e Taranto, uniche due squadre, con il Giugliano, ad uscire sconfitte contro gli uomini di Modica in questo torneo, riescano a restare in lizza fino alla 38^ giornata.
Adesso, ci saranno 9 giorni prima del prossimo impegno casalingo contro il Crotone, con l’augurio che, finalmente, ci si avvicini al calcio, perché, francamente, quanto visto oggi e negli ultimi mesi non assomiglia nemmeno lontanamente allo sport più amato dagli italiani.
TABELLINO
TARANTO-MESSINA 0-1
Marcatori: 79’ Luciani (M)
TARANTO: Del Favero; Vaughn (dall’82’ Garau), Marong, Papazov, Verde; Mastromonaco (dal 93’ Zerbo), Guarracino, Giovinco (dal 74’ Zigoni), Fiorani (dal 74’ Schirru), Speranza; Battimelli (dall’82’ Locanto). In panchina: Meli, Caputo, Sacco, Lenti, Pastore, Fiorentino. Allenatore: Maurizio Bisignano
MESSINA: Krapikas; Lia (dal 74’ Adragna), Marino, Ndir, Morleo; Garofalo, Petrucci (dal 60’ Salvo), Anzelmo; Pedicillo, Anatriello (dal 91’ Di Palma), Cominetti (dal 60’ Luciani). In panchina: Curtosi, Mameli. Allenatore: Giacomo Modica.
Arbitro: Antonio Liotta di Castellammare di Stabia
Assistenti: Domenico Russo di Torre Annunziata e Ionut Nechita di Lecco
IV Ufficiale: Antonio Di Reda di Molfetta
Ammoniti: 4’ Cominetti (M), 40’ Papazov (T), 56’ Morleo (M), 57’ Pedicillo (M), 59’ Speranza (T), 90’ Mastromonaco (T)
Espulso: 89’ Guarracino (T)
Corner: 2-6
Recupero: 1’ e 5’
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