Non si tratta di calcio, ma la vicenda delle mascherine donate dal Fc Messina al Comune un po' c'entra con la modernità di questo fenomeno, visto che di immagine e reputazione vive spesso chi si avventura in un mondo così stimolante, ma anche difficile. Ecco, quindi, la mattina di mercoledì 20 maggio, sulla pagina Facebook del Football Club, apparire un post sopra la foto sorridente del vice presidente Santi Cosenza, con un cartello in mano recante la scritta "Forza Messina, Forza Cateno, Fc Messina è con te".

Il contenuto è, come si usa in questo mezzo di comunicazione, abbastanza breve ed immediato, assolutamente funzionale e azzeccato: "Finalmente ci siamo, Dopo tanta attesa, dovuta inevitabilmente alla grande richiesta mondiale del periodo, il primo lotto di mascherine (120mila) promesse dal presidente #RoccoArena è arrivato in Italia. Prese in consegna dal nostro vice-presidente #SantiCosenza, nella giornata di venerdì verranno consegnate al Comune di Messina".

Detta così, sembra una conferma alla promessa fatta, circa un mese fa, da Rocco Arena in una delle sue tante esternazioni durante la quarantena: "regaleremo 60.000 mascherine a Messina", ma, visto che si tratta di un rapporto tra un privato e un ente pubblico, sorge spontanea la curiosità di dare una sbirciatina all'albo pretorio del Comune di Messina. Ed ecco spuntare il primo documento, l'ultimo in ordine di tempo: liquidazione n. 3667 del 22 aprile 2020, a firma del responsabile dipartimento Servizi ambientali ing. Salvatore Ajello. Il documento riguarda la liquidazione della somma di  5.577 euro a favore dell'Erario in quanto tale somma corrispondeva all'Iva sulla fattura 722 del 14 aprile 2020 emessa dalla ditta Toro scrl con sede in Milano. Il pagamento viene effettuato verso l'erario, in quanto la Toro scrl, alla verifica richiesta dalla legge con l'Agenzia delle Entrate è risultato soggetto inadempiente. La somma restante a saldo della fattura, pari ad 25.350 euro, viene accantonata dal Comune in attesa della consegna delle mascherine.

Ma da cosa nasce questo rapporto tra la Toro scrl e il Comune di Messina? Dalla determina dirigenziale 3218 del 7 aprile 2020, con cui il responsabile dei servizi ambientali ing. Aiello, ritiene conveniente affidare la fornitura delle mascherine che servono alla Protezione Civile Comunale alla ditta Toro srl che, "pur in presenza di una diffusa carenza di disponibilità sul mercato di mascherine protettive, ne ha offerto all’amministrazione – come da preventivo n. 35  acquisito al prot. n. 85584 del 07.04.2020 – la disponibilità entro il 10 aprile di 500.000 pezzi, e ciò ad un prezzo unitario di euro 0,60 in linea con i costi proposti dagli altri fornitori alla data odierna (07 aprile 2020)".

La Toro, in considerazione della urgenza, chiede il pagamento integrale dell'ordine di 300.000 euro, ma il dirigente propone "l'articolazione della fornitura, e quindi della spesa, in più lotti e con pagamento anticipato del 65%, così da diminuire l'esposizione del Comune che diversamente sarebbe molto elevata in assenza di garanzie la cui richiesta informale è stata rigettata dal fornitore".

Alla fine, per le vie brevi, le parti concordano che vi sia un primo lotto di fornitura da parte della Toro scrl di "65.000 mascherine protettive di tipo chirurgico per un importo di 39.000 euro oltre iva 22%, prevedendone il pagamento 65% all’ordine e 35% alla consegna". L'atto di liquidazione del 22 aprile 2020 prevede, però, il pagamento all'Erario dell'Iva, e l'accantonamento della somma restante.

Ora cosa succederà al Comune di Messina?

Dovrà aspettare le altre 435.000 mascherine che completavano l'ordine fatto alla Toro con la determina del 7 aprile, che prevedevano la consegna il 10 aprile?

Accetterà con gioia il "regalo delle 65.000 mascherine" targato Fc Messina, evidentemente eccedenti il numero concordato?

A caval donato non si guarda in bocca, ma in tempi di emergenza, non si sa mai...staremo a vedere. 

Sezione: Il focus / Data: Gio 21 maggio 2020 alle 09:00
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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