Giacomo Modica arriva in sala stampa dopo la sconfitta col Benvento un po' accigliato e si accomoda davanti ai cronisti dopo avere abbracciato e fatto i complimenti al collega Andreoletti, che si è portato a casa tre punti. Le sue prime parole cercano di descrivere la prestazione della sua squadra: "Paradossalmente, dico che sono contento. Mi dispiace per il risultato che ci amareggia, ma se avessimo portato a casa il punticino, non avremmo rubato nulla, la squadra è entrata col piglio giusto, determinata, vogliosa, aggressiva, palleggiava bene, loro hanno preso una traversa con Ferrante su un cambio gioco veloce, noi abbiamo avuto un paio di occasioni, tra cui quella di Cavallo. Stavamo bene in campo, abbiamo preso gol su calcio d’angolo, rischiando il secondo ed è stato bravo Fumagalli a salvarci un paio di volte di istinto. Il Benevento è secondo in classifica, ha undici punti di vantaggio su di noi, ma in campo non ho notato tutta questa differenza. Ero più triste dopo la partita con il Brindisi, rispetto a oggi in cui abbiamo fatto una buona gara. Abbiamo avuto la possibilità di pareggiare con Ragusa, ha sbagliato il tiro, o meglio, ha provato a segnare, purtroppo non è andata bene, ma se avessimo fatto 1-1, ci sarebbero stati gli ultimi 15’ bellissimi in cui sia noi che loro avremmo potuto vincere la partita."

Modica individua poi alcune criticità importanti sulle quali impostare il lavoro nelle prossime settimane: "Dall’attacco mi aspetto qualcosa in più, ma in questo momento, non so se faccio bene a dirlo, ma do l’attenuante che noi, dal 5 ottobre (ndr lapsus di Modica che dice 5 agosto) non possiamo più allenarci con continuità sviluppando la settimana tipo, riprovando le geometrie delle giocate in fase di attacco, i tempi di entrata. Purtroppo, li stiamo tralasciando anche per le partite ogni tre giorni. Adesso abbiamo la possibilità di lavorare bene durante la settimana, cercando di riportare Cavallo nella condizione di inizio campionato, ritrovare il migliore Emmausso, aggiungere smalto alle condizioni di Ragusa, perché abbiamo le qualità umane e tecniche per venire fuori da questa situazione. Il risultato è ingiusto, ci sta è calcio, quando sbagliamo noi la paghiamo, ma non riusciamo a sfruttare gli errori degli altri. Oggi Marotta sembrava un bambino, è entrato fortissimo in partita, all’89’, su un fallo a favore nostro ci ha nascosto palla per non farci ripartire. Serve trovare questo spirito e recuperare qualità nelle giocate offensive, mentre dietro abbiamo lavorato bene, creando occasioni per segnare. Ma è già qualche partita che non offriamo spunti importanti in termini di superiorità numerica, sovrapposizioni e nelle ultime cinque settimane abbiamo raccolto molto poco."

L'allenatore biancoscudato si sofferma sull'atteggiamento e la concentrazione della sua squadra in questa prima fase del troneo: "Penso, ed è brutto dirlo, che questa squadra abbia bisogno di schiaffi per reagire, oggi gli stimoli venivano dalla squadra forte che affrontavamo, la concentrazione è massima e viene raggiunta subito. Invece dobbiamo sapere che ogni partita è importante allo stesso modo, se la vinci prendi tre punti, indipendentemente dal nome di chi affrontiamo. Stiamo troppe volte col freno a mano tirato, non oggi che siamo stati in partita quasi sempre, abbiamo preso gol su calcio d’angolo, non siamo mai andati in bambola, a livello emotivo e tatticamente è stata la migliore che abbiamo fatto. Ma dobbiamo migliorare in quegli aspetti."

Infine, l'espulsione nel finale di Ortisi che creerà dei problemi in un ruolo scoperto dopo il mercato estivo: "Ortisi ha preso doppia ammonizione, sarà sostituito degnamente, è rientrato in gruppo Tropea di ruolo, abbiamo sette giorni per valutare tutto. Il pensiero non è alla sua sostituzione, ma ai punti lasciati per strada che poi ci mancheranno. Abbiamo tante situazioni da risolvere, partendo dal recupero del reparto offensivo."

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 06 novembre 2023 alle 09:17
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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