Il nuovo anno inizia, in casa Messina, con grandi novità e tanta confusione sotto il cielo. La situazione, come direbbe il vecchio Mao Ze Dong, potrebbe sembrare ottima, ma, in realtà, restano diversi punti interrogativi a seguito del nuovo assetto proprietario.

Formalizzato, poco dopo le 13, presso lo studio del notaio Silverio Magno in via Ghibellina, il passaggio dell’80 % delle quote societarie all’AAD Invest Group, fiduciaria lussemburghese, in mattinata Marco Manetta ha preso la strada per Picerno, mentre sembra che altri titolari biancoscudati abbiano espresso chiaramente il desiderio di trasferirsi altrove, tra cui Rizzo, destinato a una squadra del girone B di serie C, Ortisi, corteggiato dall’Altamura, e Lia, richiesto da Cerignola e Trapani. In pratica, se si concretizzassero queste partenze, Giacomo Modica avrebbe gli uomini contati in difesa domenica prossima, quando, al “Franco Scoglio” si dovrà affrontare l’Audace Cerignola, attestato al terzo posto in graduatoria, insieme ad Avellino e Potenza, con 35 punti, a 5 lunghezze dalla vetta, occupata dal Benevento.

Domenico Roma, ormai designato come direttore sportivo, sarebbe stato già avvertito un paio di ore fa dal presidente in pectore Stefano Alaimo e si è messo all’opera con l’obiettivo di fermare immediatamente questa emorragia di forze in organico, oltre a predisporre un corposo mercato di rafforzamento della rosa. Tutto è in itinere, in attesa della conferenza stampa di presentazione preannunciata da Alaimo, e, quindi, può essere utile riportare le sensazioni e l’atmosfera intorno a mezzogiorno, nei pressi dello studio del notaio Magno. Il tam tam delle chat, verso le 20 di ieri, primo giorno dell’anno, aveva trasmesso insistentemente la voce di un appuntamento, oggi, tra la parte promissaria acquirente e Pietro Sciotto, dopo una prima presa di contatto a fine 2024.

Stamattina, quindi, qualche cronista e pochissimi tifosi, si sono aggirati davanti al portone di via Ghibellina, dove, alle 12.20, si sono avvicinati Pietro, Paolo, Salvatore e Gino Sciotto, assolutamente impermeabili a qualunque domanda e sorpresi, ma non troppo, di dovere incrociare lo sguardo con un paio di giornalisti e tifosi, oltre a Fabio Bertolami, il giovane messinese consulente finanziario da cui partì, a maggio 2023, una prima richiesta fatta a un amico bancario lussemburghese per individuare eventuali gruppi finanziari interessati ad investire nel calcio messinese. Da lì, un anno più tardi, questo “messaggio in bottiglia” ha raggiunto l’AAD Invest Group, innescando il meccanismo che ha portato all’atto formalizzato oggi.

Tornando alla cronaca della giornata odierna, quasi alle 12.30, si materializza davanti al portone la figura di Stefano Alaimo, designato dai promissari acquirenti come nuovo presidente biancoscudato in caso di chiusura positiva della trattativa che, in un paio di battute, lasciava trasparire ottimismo. L’attesa, nel marciapiedi di fronte al palazzo, veniva stemperata dalle chiacchiere tra i pochi curiosi e qualche altro cronista, tutti in cerca di un po’ di sole per lenire la temperatura leggermente rigida percepita nella micidiale ombra delle strade messinesi, ma soprattutto occupati a interpretare cosa stesse succedendo al primo piano dell’edificio, nelle stanze del notaio.

Verso le 13.45, ecco alzarsi la saracinesca del garage a servizio dell’isolato, da dove sgattaiolavano i 4 esponenti della famiglia Sciotto, a passo veloce per eludere il vano inseguimento dei telefonini, mentre, dalla porta principale, Alaimo e il dott. La Fauci, commercialista messinese assistente di parte acquirente, incrociavano il cellulare di chi vi scrive, per qualche battuta, come riportato nella nostra pagina Facebook. Altre dichiarazioni al volo con i colleghi, tra cui un brevissimo appello ai tifosi per ritornare allo stadio, la conferma del passaggio di quote (“potete chiamarmi il presidente del Messina”) e l’annuncio di una conferenza stampa nei prossimi giorni e, quindi, il comunicato dell’Acr in cui si ufficializza la fine dell’era Sciotto, come presidente, anche se l’imprenditore di Gualtieri Sicaminò resta con il 20% del capitale sociale.

Ci sarà tempo e modo per approfondire tutto, ma il tempo stringe ed il Messina ha bisogno di correre, subito, per mantenere la categoria e programmare il proprio futuro. Le decisioni e i fatti delle prossime ore daranno già una prima misura di quali potranno essere le aspettative.

Sezione: Acr Messina / Data: Gio 02 gennaio 2025 alle 16:32
Autore: Davide Mangiapane
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