L’ultima istantanea della serata è nelle mani alzate a mimare un applauso di Michele Emmausso, autore del terzo gol segnato dal Foggia in un match nel quale il Messina è stato presente solo nel primo tempo, lasciando la scena agli avversari durante la ripresa. Una squadra svuotata, senza nemmeno la reazione nervosa normale per chi dovrebbe salvarsi, ma i ritmi da partitella del giovedì con i quali i giallorossi hanno giocato rappresentano la dimensione attuale di una società allo sbando e un gruppo non in grado di affrontare le difficoltà. Il Foggia ne ha approfittato senza nemmeno forzare troppo, alimentando la tradizione recente che vede il “Franco Scoglio” terreno di conquista dei satanelli.
PREPARTITA – Serata che preannuncia tempesta meteo, ma anche battaglia tra le contendenti sul prato del “Franco Scoglio” usurato dopo gli allenamenti infrasettimanali “imposti” da Giacomo Modica e inseriti nella concessione annuale firmata dal Messina e dal Comune qualche settimana fa. I biancoscudati si presentano inizialmente con la stessa formazione del match vinto a Torre del Greco, ad eccezione di Morleo, sostituito da Ortisi, e di Garofalo al posto di Pedicillo, disegnando quel 3-5-2 che ha funzionato, almeno sul piano del risultato, nella prima trasferta vittoriosa stagionale arrivata domenica scorsa. Luciano Zauri, il quarto tecnico nelle 18 gare disputate fino ad oggi dai satanelli, si affida al 4-3-3 che ha portato a non subire sconfitte nelle ultime 4 gare, risalendo in classifica, dopo un avvio choc per una piazza sempre ambiziosa come quella di Foggia. Partono in panchina, in casa rossonera. due ex più recenti, Emmausso e Zunno, mentre Carillo è ancora infortunato. In attesa di chiarimenti nella intricata vicenda societaria, al Messina serve una vittoria per prendere un po’ di ossigeno, superando gli avversari di questa sera, con l’obiettivo di uscire dalla zona playout.
CRONACA
PRIMO TEMPO – Atmosfera gelida al “Franco Scoglio”, vista l’assenza anche dei tifosi foggiani, che hanno rinunciato a viaggiare in memoria dei 4 ultras rossoneri morti in un incidente stradale dopo la gara giocata a Potenza qualche settimana fa. A tal proposito, da segnalare uno striscione in loro omaggio, esposto in curva Sud. Al fischio iniziale della signora Gasperotti, si nota subito che Modica si è schierato a specchio, con il 4-3-3 in cui Ortisi torna, dopo due anni, al suo ruolo di attaccante esterno a piede invertito sulla fascia destra, mentre Rizzo si piazza sulla sinistra della linea arretrata. Il primo tentativo, velleitario, arriva al 6’, con Petrungaro bravo a saltare Salines, meno nella conclusione, finita in una deserta curva sud. Spenti anche i led attorno al rettangolo di gioco, ulteriore segnale di desolazione in una gara del Messina, così come, purtroppo, ci si sta iniziando ad abituare. Molto più pericoloso il tiro di Petrungaro al 15’, dopo uno scambio con Frisenna, con la palla che sfila vicino al palo della porta di Perina. Altra conclusione dal limite di Frisenna un paio di minuti dopo, ancora fuori di poco. Bel cross di Ortisi al 20’, sul quale non arriva di un soffio Manetta e, sulla prosecuzione, Petrungaro tira da ottima posizione, ma Vezzoni chiude in scivolata. Al 26’, improvvisamente, arriva il gol del Foggia, su un pallone perso malamente da Garofalo, si fa avanti Mazzocco, tiro di sinistro senza pretese, sul quale, però, Krapikas si tuffa senza toccare la palla, che finisce in fondo al sacco. Un errore banalissimo che porta in vantaggio, inopinatamente, gli ospiti, fino ad allora mai presenti nella metà campo avversaria. Sull’azione successiva, si infortuna Murano, che sente tirare il muscolo dietro la coscia, ed entra uno degli elementi più attesi, Michele Emmausso, quando inizia il 30’. Intanto, si accendono i cartelloni con i led, evidentemente qualcuno ha individuato l’interruttore giusto. Bella parata di Krapikas al 31’ su colpo di testa di un solitario Mazzocco. Risponde in modo ancora più spettacolare il collega Perina al 32’, quando prima Petrungaro, poi Petrucci costringono il portiere foggiano a due interventi superlativi. La prima ammonizione della partita arriva dopo 36’, tocca a Gargiulo, che stende Anatriello, prodottosi in una ruleta a centrocampo. Messina che prova a mettere pressione, ma senza produrre altro se non qualche cross, sempre preda dei difensori in maglia bianca. La signora Gasperotti assegna 2’ di recupero, durante i quali non accade nulla, se non un controllo palla abbastanza tranquillo da parte del Foggia e il primo tempo si conclude con i rossoneri in vantaggio, con non molto merito, visto che il Messina, prima del gol, aveva prevalso sia territorialmente che sul piano delle conclusioni. Nella parte restante, invece, equilibrio e tanti spazi per gli ospiti, non sfruttati, mentre i giallorossi hanno attaccato senza pungere.
SECONDO TEMPO – Nell’intervallo, Morleo subentra a Rizzo, apparso in netta difficoltà. Messina in difficoltà nel costruire l’azione, come al 50’, quando Ortisi è troppo pigro, perde palla nella propria metà campo e Lia è costretto a intervenire duramente, beccandosi il cartellino giallo. Difesa molto disattenta, Mazzocco penetra in area molto facilmente, tentando un tiro a giro fuori di pochissimo. Millico manda alto da buona posizione al 54’, poi serve un assist perfetto per la battuta al volo di Tascone, sul quale Krapikas si esalta evitando il raddoppio. Giallorossi lenti e incapaci di opporsi a un Foggia troppo sprecone in questo primo scorcio di ripresa. Esce Ortisi al 58’ dopo una gara mediocre, gli subentra Re, mentre Garofalo lascia spazio a Di Palma. Messina pericoloso al 60’ su punizione battuta da Petrucci per Anatriello, che stoppa e tira subito, palla alta da ottima posizione. Petrungaro riparte velocemente al 63’, salta Millico che commette fallo e viene ammonito. Immediatamente dopo, Zauri tira fuori dal campo Camigliano e Orlando, inserendo Ercolani e Zunno. Al 67’ Krapikas sbaglia il rinvio regalando palla agli avversari, Zunno scambia con Emmausso, arriva sul fondo, uscita azzardata del portiere lituano, palla al centro, dove ancora Mazzocco mette in rete. Modica inserisce Cominetti e Luciani al posto di Petrungaro e Frisenna al minuto 72. Dopo il raddoppio, Messina fuori dal match e Foggia in totale controllo, in un secondo tempo nel quale i giallorossi hanno dimostrato totale mediocrità prima di tutto caratterialmente. Ammonizione ai danni di Perina, reo di aver ritardato troppo un rinvio dal fondo all’80’. Zauri si concede l’ultimo doppio cambio all’83’ inserendo Da Riva per Tascone e Silvestro al posto di Millico. Tiro dai 25 metri di Luciani all’84’, parato a terra da Perina. La gara si trascina stancamente verso la fine, con il Messina che arranca e il Foggia leggero all’88’, quando Emmausso salta tutti e appoggia tra le braccia di Krapikas. Luciani, ben servito in area, sbaglia lo stop e regala palla a Perina. L’arbitro concede 3’ di recupero, il Messina è tutto nei passaggi sbagliati di Petrucci e nella immobilità di tutta la squadra al 92’, quando la palla arriva a Emmausso, controllo di destro, tiro secco col sinistro e 3-0 confezionato sotto la curva Sud, condito dalle scuse dell’ex giallorosso ai pochissimi tifosi presenti. Finisce nella indifferenza dello sparuto pubblico, con qualche fischio e applausi timidi rivolti agli ex Emmausso e Zunno, rimpianti di una piazza ridotta ai minimi termini.
TABELLINO
MESSINA – FOGGIA 0-3
Marcatori: 26’ e 67’ Mazzocco (F), 92’ Emmausso (F)
MESSINA (4-3-3): Krapikas; Lia, Manetta, Marino, Rizzo (dal 46’ Morleo); Frisenna (dal 72’ Luciani), Petrucci, Garofalo (dal 58’ Di Palma); Ortisi (dal 58’ Re), Petrungaro (dal 72’ Cominetti), Anatriello. In panchina: Curtosi, Di Bella, Ndir, Salvo, Adragna, Pedicillo, Anzelmo. Allenatore: Giacomo Modica.
FOGGIA (4-3-3): Perina; Salines, Parodi, Camigliano (dal 65’ Ercolani), Vezzoni; Tascone (dall’83’ Da Riva), Mazzocco, Gargiulo; Orlando (dal 65’ Zunno), Murano (dal 30’ Emmausso), Millico (dall’83’ Silvestro). In panchina: De Simone, De Lucia, Danzi, Pazienza, Ascione. Allenatore: Luciano Zauri.
Arbitro: Silvia Gasperotti di Rovereto
Assistenti: Emanuele Spagnolo di Reggio Emilia e Giuseppe Bosco di Lanciano
IV Ufficiale: Gennaro Decimo di Napoli
Ammoniti: 30’ Gargiulo (F), 50’ Lia (M), 52’ Frisenna (M), 63’ Millico (F), 80’ Perina (F)
Corner: 2-2
Recupero: 2’ e 3’
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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