Giacomo Modica si accomoda dietro al tavolo delle conferenze nella sala stampa del “Franco Scoglio” con grande tranquillità, fasciato in un maglione a collo alto sotto la giacca del vestito griffato Acr, utilizzato per difendersi dal freddo intenso cha ha caratterizzato questa domenica. Modica parte da una analisi generale della partita vinta contro il Taranto: “Abbiamo affrontato una squadra capace di ottenere risultati importanti, attraverso qualità, bel gioco, coprendo bene il campo, con tante vittorie in trasferta. Era una gara molto difficile, la squadra ha fatto una grande prestazione, di gruppo, stando dentro la partita sempre. Un primo tempo divino, qualche sbaglio, ma ci sta nell’economia dei 96’, ed è stata una vittoria meritata per quello che si è visto in campo, dove la differenza è fatta dalla qualità. Stiamo ritrovando il divertimento attraverso il lavoro e raccogliamo qualcosa persa in precedenza. Ci godiamo il momento, la squadra deve acquisire consapevolezza, step by step, vivendo la nostra dimensione con serenità pacatezza, piacere. Il motivo più bello di questa prova sta nel divertirsi al lavoro e mi sento di dedicare la vittoria a chi c'è stato vicino e mi sento di dire, anche al presidente che ultimamente ha un po’ sofferto e negli ultimi giorni non è stato bene in salute. “
Modica non vuole dare meriti ai singoli: “Tutti hanno fatto il loro dovere, non voglio parlare di singoli, anche perché non voglio dimenticare nessuno, le valutazioni spettano a voi, che sapete farle bene. Poi, è chiaro che Salvo sta migliorando ogni partita, così come Zunno, Rosafio ha dato qualità, Emmausso che sta giocando un calcio fantastico, pur diventando a volte lezioso o discontinuo, ma non si può dire nulla sulle sue qualità, pulizia di piede, voglia di divertirsi insieme ai compagni.”
Il tecnico si sofferma sul modulo utilizzato a Caserta e contro il Taranto, cioè il 4-2-3-1: “E’ un sistema di gioco recepito bene dai ragazzi, non vuol dire che continueremo sempre così, però ci dà equilibrio, la squadra è elastica, razionale, concede poco, divertendosi giocando. Quindi facciamo le valutazioni in settimana e poi decidiamo, partendo dal presupposto che possiamo rivedere e correggere tutto. Siamo qui per far questo. Poi, alcune volte basta pensare al lavoro e anche solo un cambio come l’inserimento di Rosafio ha spinto tutti a dare di più, andando sempre più vicino a quello che è il mio modo di vedere il calcio. Ovvio che Rosafio, dopo le esperienze a Cava e Messina, sapeva bene le mie richieste, poi ci sono tanti altri giocatori di qualità in questa squadra, come Plescia, i difensori che vanno sempre meglio, l’esperienza di Fumagalli, Ragusa, utile anche fuori dal campo, oppure lo stesso Plescia, che devo recuperare, so che è in difficoltà, ma ha valori altissimi non solo tecnicamente ma anche morali, come uomo. Capisco che lui può essere amareggiato per queste partite non da titolare, ma lui deve continuare a dare il massimo in ogni circostanza nella quale sarà chiamato in causa, ed avrà possibilità di riprendersi.”
Il tecnico biancoscudato sobbalza un po’ quando gli si fa notare qualche errore nell’ultima parte della gara che avrebbero potuto favorire il pareggio del Taranto: “Errori? Ma la perfezione non fa parte del calcio, se fossimo perfetti saremmo primi in classifica e non lo siamo. Questa squadra avrà sempre qualche sbavatura, ma si applica e ha voglia di fare qualcosa, cerca di aiutarsi e sbagliare meno possibile. Siano terreni, non alieni e sono contento. Ci saranno altre cadute, ci godiamo questo momento e poi ripartiamo con voglia e massimo divertimento attraverso il gioco, evitando di fare quel famoso playout che a Messina è vissuto come un incubo dopo l’anno scorso. Mi avvalgo di questi uomini importanti per raggiungere il nostro obiettivo.”
Modica non si sottrae nemmeno sulla situazione in classifica nella zona salvezza, in vista dei prossimi due scontri diretti a Torre del Greco e, in casa, con la Virtus Francavilla:” E’ giusto parlare di questo, ma voglio solo godermi il momento, il calcio è fatto di cicli e settimane in cui magari raccogli meno. A me interessa che la squadra abbia preso contezza delle prestazioni. È chiaro che dobbiamo pensare che l'obiettivo nostro è fare più punti possibili. Magari, ora, qualche squadra viene fuori in maniera imponente e spero che tra queste ci saremo anche noi. Penso che lì dietro qualcun altro ferma o accelera e poi, so per esperienza che le ultime partite di questo campionato sono imprevedibili e noi non dobbiamo farci trovare lì in fondo. Poi, non so dove possiamo arrivare, ci sono squadre tecnicamente più forti, è importante adesso stare sereni, seppure non in maniera totalitaria. I nostri 25 punti sono frutto di lavoro, ma anche abbiamo il rimpianto per qualcosa che ci manca. Il nostro standard deve essere fatto di gioia, divertimento, equilibrio, responsabilità, consapevolezza, poi non so dove potremo arrivare al confronto con squadre più forti o deboli. Abbiamo subito sberle, superato momenti brutti, perdendo 5 partite in casa, 5 sconfitte di fila, in cui forse potevamo racimolare un paio di punti in più. I se i ma non contano nulla, ma sono convinto che avremmo potuto avere 31 punti.
Il tecnico di Mazara cerca anche di spegnere qualche polemica divampata nelle scorse settimane, chiedendo serenità all'ambiente: "Dobbiamo cercare di abbracciarci tutti quanti, senza cercare sempre polemiche. Aiutiamoci e veniamone fuori, poi l’anno prossimo si vedrà cosa succederà, ma serve equilibrio. Anche io mi sono arrabbiato più volte, chiedo scusa, non era il momento, mi rendo conto che Messina vive di calcio e ogni tanto va fuori giri, capita che ci sia gente sui social non presente al campo che mina la serenità del gruppo. Il Messina bisogna amarlo sempre, nei momenti belli e in quelli brutti. Spero che riusciamo a dare continuità di risultati per aiutare questo processo di crescita. Ad esempio, facendo crescere alcuni ragazzi come Salvo, che, magari, potrebbero suscitare l’attenzione di operatori del calcio e creare una ricchezza anche per la società.”
Infine, Modica è contento per la prestazione e la vittoria contro il Taranto, dopo la partita dell’andata, una delle peggiori in questo campionato: “Capuano sta facendo un capolavoro, ha il dogma di non lasciare spazi agli altri e lo fa bene. Hanno raccolto tutto meritatamente, frutto di lavoro. Giuro su mio padre. che non c’è più, io non voglio fare polemiche, ma il Taranto è partito venerdì per venire qui a giocare domenica, mentre nella gara di andata, in quel mese terribile, ci siamo trovati ad affrontarli in un momento particolare con 11 partite in un mese, tanti viaggi, quindi abbiamo fatto errori tecnici, di formazione. Avevo il rammarico di avere sbagliato in quella occasione, ma non era perché mi trovavo a Taranto, non era una vendetta, il nostro obiettivo è solo offrire il meglio per fare divertire voi e il pubblico.”
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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