Comoda passeggiata del Crotone a Messina, in una serata iniziata con i padroni di casa vogliosi di stupire, ma, alla lunga, la differenza tra le due squadre è apparsa evidente, anche oltre quella data dalla classifica, che vede i biancoscudati inchiodati a 19 punti, terzultimi con distacchi abissali dalla zona salvezza, seppure ancora i giochi non siano fatti, ma occorre l’ennesimo miracolo per mantenere la serie C. È la quarta sconfitta consecutiva subita in casa dai peloritani in questo campionato, la dodicesima in totale, e adesso servono medie da promozione nelle restanti 15 gare, per lottare fino all’ultimo.

PREPARTITA – Il Messina torna in casa. dopo la vittoria esterna contro il Taranto sul campo neutro di Francavilla Fontana, per affrontare il Crotone, una delle squadre più in forma del girone, ripartita, sotto la guida tecnica di Emilio Longo, dopo un inizio di campionato non esaltante. La rincorsa degli squali partì proprio nella gara di andata contro i biancoscudati e, da allora, i rossoblù hanno scalato le posizioni in classifica, permettendosi anche vittorie larghissime come quella nell’ultimo turno a Trapani. Il direttore sportivo peloritano Domenico Roma ha rimpolpato una rosa ormai anemica con sei nuovi acquisti e mister Modica ne mette in campo dall’inizio tre, uno per reparto (Ingrosso, Crimi e Dell’Aquila), mentre il resto della formazione ricalca quella di otto giorni fa, con la difesa, davanti a Krpaikas, completata da Lia, Ndir e Marino, Petrucci e Garofalo a centrocampo, Luciani al centro dell’attacco con Pedicillo a sinistra. Longo non rinuncia al 4-2-3-1, in cui ci sono D’Alterio tra i pali, quartetto difensivo Guerini-Armini-Di Pasquale-Giron, i due mediani Gallo e Barberis dietro il trio Vitale-Tumminello-Silva, con il bomber Gomez punta di raccordo e sfondamento. Le presenze sugli spalti sono intorno alle tremila unità, con i club organizzati presenti al loro posto in curva Sud, mentre mancano i tifosi ospiti, per disposizioni delle autorità di sicurezza. L’atmosfera sembra quella giusta per le imprese e, agli uomini di Modica, servirà superare, di molto, i propri limiti per poter portare a casa un risultato positivo da questa sfida.

CRONACA-
PRIMO TEMPO
-  Parte con un piglio battagliero il Messina e, dopo poco più di due minuti, trova spazio sulla sinistra con uno scambio rapido Pedicillo-Crimi, cross che attraversa tutto lo specchio della porta senza che Dell’Aquila o Lia riescano a intervenire. Pedicillo, al 6’, riesce a strappare sempre sulla corsia mancina, ma ritarda il passaggio a Luciani, ben piazzato, e la difesa chiude lo spazio. Il Crotone fa girare palla velocemente e, all’11’, Gomez appoggia per l’accorrente Vitale, sinistro secco sul quale arriva Ndir a salvare Krapikas. Giron, al 14’, salta di netto Ndir, arriva dentro l’area, il sinistro non è esplosivo, Krapikas blocca. Lampo del Crotone al 23’, Vitale controlla benissimo sulla sinistra, saltano Lia, cross sul quale si avventa Gomez, il palo salva Krapikas dalla capitolazione. Ancora calabresi vicini al vantaggio tra il 29’ e il 30’, prima Silva e poi Gomez fanno correre i brividi al portiere lituano e al pubblico di casa. Il signor Lovison lascia molto giocare, ma, al 36’, non si può esimere dall’estrarre il cartellino giallo in faccia ad Arminio, che butta il pallone in campo mentre gli avversari avevano già ripreso il gioco. Gli uomini di Longo spingono molto, specie sulla corsia sinistra, dove imperversa Vitale, che sfila via sulla linea laterale a Lia, cross radente, finta di Giron, tiro al volo di sinistro e gol per Tumminello. Al minuto 40, Crotone in vantaggio. Tumminello approfitta, al 44’, di un erroraccio in uscita da parte di Ndir, ma poi spreca calciando fuori. Sul ribaltamento di fronte, Dell’Aquila svirgola il  cross dal limite, diventa un pallone invitante, sul quale Pedicillo è in ritardo per poter creare pericoli alla difesa attenta del Crotone. Lunga pausa per un colpo alla testa preso da Tumminello, prima dello scorrere dei due minuti di recupero, durante i quali non succede nulla e il primo tempo si chiude con il meritato vantaggio degli ospiti, bravi a far valere la loro maggiore caratura tecnica.

SECONDO TEMPO – Le due squadre rientrano in campo, dopo l’intervallo, con gli stessi effettivi del primo tempo, attendendo lo sviluppo della ripresa per provvedere ad eventuali cambiamenti. Il Crotone ha intenzione di chiudere la contesa immediatamente e inizia a giocare a ritmi difficilmente sostenibili per questo Messina. Al 53’ Silva sfiora il palo alla destra di Krapikas, ormai rassegnato. Pedicillo prende una botta al 55’ e lascia il posto a Cominetti. Il Messina si sbilancia alla ricerca del gol, perdendo palloni sanguinosi, come al 59’ quando Vitale supera il centrocampo e Ndir è costretto a stenderlo, con ammonizione annessa. Dal calcio di punizione nasce il raddoppio, con Vitale che pennella al centro dell’area, dove una difesa incredibilmente ferma lascia Tumminello liberissimo di schiacciare di testa all’angolino. Tutto ampiamente prevedibile, visti i primi minuti della ripresa. Modica, allo scoccare del minuto 62, fa esordire Morichelli al posto di Ndir, Anzelmo per Petrucci, fuori Dell’Aquila, dentro Re. Immediatamente dopo, Vitale si beve in velocità Lia, arriva davanti a Krapikas, bravo a respingere, poi Tumminello gira troppo debolmente e il lituano blocca a terra. La reazione del Messina è impalpabile, riassunta in un tiraccio un metro fuori scagliato da Garofalo al 70’, prima conclusione verso la porta di D’Alterio nella partita. Longo concede la passerella al protagonista del match dopo 74 minuti, fuori Tumminello per Oviszach, entra Schirò al posto di Vitale. I rossoblù di mister Longo si lasciano andare all’accademia, sfiorando più volte il terzo gol, mancato per leggerezza al momento di concludere. Fuori Guerini e Silva, dentro Piras e Vilardi all’85’, e, due minuti, dopo, Longo esaurisce i cambi inserendo Stronati al posto di Gallo, vero cervello di questo Crotone. L’arbitro concede 5 minuti di recupero, accolti con un certo fastidio dai tifosi presenti sugli spalti, vista la manifesta inferiorità del Messina, che colleziona solo un paio di corner, assolutamente inoffensivi. Finisce 2-0 per il Crotone, la curva sud contesta Modica e i calciatori, un finale prevedibile ma molto duro da digerire.
TABELLINO

MESSINA-CROTONE 0-2
Marcatori: 40’,60’ Tumminello ( C )

MESSINA (4-3-3): Krapikas; Lia, Ndir (dal 62’ Morichelli), Marino, Ingrosso; Garofalo, Petrucci (dal 62’ Anzelmo), Crimi (dal 78’ De Sena); Dell’Aquila (dal 62’ Re), Luciani, Pedicillo (dal 55’ Cominetti). In panchina: Curtosi, Morleo, Salvo, Adragna, Mameli, Di Palma, Dumbravanu. Allenatore: Giacomo Modica.
CROTONE (4-2-3-1): D’Alterio; Guerini (dall’85’ Piras), Armini, Di Pasquale, Giron; Gallo (dall’88’ Stronati), Barberis; Vitale (dal 74’ Schirò), Tumminello (dal 74’ Oviszach), Silva (dall’85’ Vilardi); Gomez. In panchina: Sala, Martino, Cantisani, Groppelli, Cocetta, Spina, Rispoli. Allenatore: Emilio Longo.
Arbitro: Roberto Lovison di Padova
Assistenti: Giulia Tempestilli di Roma 2 e Michele Piatti di Como
IV Ufficiale: Adrian Lupinski di Albano Laziale
Ammoniti: 36’ Arminio ( C ), 59’ Ndir (M)
Corner: 4-2
Recupero: 2’,5’

Sezione: Acr Messina / Data: Lun 20 gennaio 2025 alle 22:28
Autore: Davide Mangiapane / Twitter: @davidemangiapa
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