E' stato il giorno della presentazione di Doudou Cissè a Messina. Nel Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca, dopo la seconda mattina di fila al "Marullo" per stare vicino alla squadra. Ha chiarito, incontrando stampa, tifosi e istituzioni, qual è la missione di AAD Invest per il club giallorosso. "Ci siamo assunti l'onere di diversi impegni per arrivarci. Una volta che il mercato sarà finito,  lavoreremo sullo sviluppo del futuro - ha spiegato subito il ceo della fiduciaria lussemburghese -. Qui ci sono state grandi partite, me lo ha raccontato anche Vincent Candelà. Vogliamo diventare la prima città calcistica in Sicilia".

Ambizione, sogni di Serie A ma niente promesse perché c'è prima un percorso da compiere: "Il passato è passato, il club ora ha debiti, abbiamo già iniziato a pagarli. Messina è stata sempre con alti e bassi sul piano economico. Questo deve finire. Prima di promettere dobbiamo pagare gli arretrati. Il club non ha una buona posizione finanziaria". Discorsi tradotti, quindi magari non proprio "autentici" ma i messaggi sono arrivati forti e chiari".

Confermate le cifre riportate nel contratto di cessione notarile, due quote per un totale di 2.5 milioni da versare più l'accollo di 1.5 milioni di debiti, con copertura della vecchia gestione nel caso di ulteriore quote occulte: "Abbiamo già pagato 100 mila euro di debiti che avevamo. Pian piano faremo tutto ma ci vuole del tempo". Gem, il fondo americano che ha dato l'ok al progetto di sviluppo di alcune squadre in Europa, perché il Messina non dovrebbe essere l'unica della galassia AAD, destinerà le risorse da giugno. "Messina non sarà il nostro unico club, abbiamo già individuato altre realtà in Europa - ha infatti detto Cissè -. Prima di tutto ci siamo soffermati sullo sviluppo di progetti sociali e infrastrutture. Grazie a Stefano Alaimo che è siciliano e ci ha parlato di Messina, è per lui che siamo qui insieme. Anche altre persone sono intervenute per mediare  con la famiglia Sciotto, come Fabio Bertolami".

Fino ad allora, Cissè ha fatto sapere che si muoverà tramite prestiti e fondi autonomi, rientrando in una fase di transizione che poi dovrà portare alla vera e propria programmazione. Che passerà anche dal settore giovanile e dalle strutture: "Abbiamo fatto dei sopralluoghi, vorremmo che il vivaio si alleni e giochi sul nostro territorio. Verranno dei nostri esperti per studiare delle soluzioni. Poi ovviamente servirà un'interlocuzione coi rappresentanti politici"

Poi ha aggiunto. "Vogliamo riportare messina dove merita, Abbiamo un gruppo che scopre talenti. Con diversi partner coinvolti negli Stati Uniti, infatti quoteremo alcune nostre società e destineremo gli utili in investimenti, anche nel Messina. Vogliamo creare un progetto solido e durevole. Da qualche giorno stiamo ragionando su come organizzare la società, l'obiettivo principale è salvare la squadra e lo abbiamo fatto pensando solo al mercato in queste settimane"

Una battuta anche sul fallimento del Deinze: "Loro mi hanno pregato di rilevare la squadra, per poi insultarmi. Allora ho deciso di non andare avanti. C'è un fallimento e noi dovremo pagare dei debiti, anche se è in essere una causa coi tribunali del Belgio. Ma quanto è stato detto da quelle parti non corrispondeva propriamente al vero". 

Sezione: Acr Messina / Data: Ven 31 gennaio 2025 alle 23:58
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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