"Vogliamo solo giocarci le nostre chance sul campo, se poi qualcuno ha deciso che dobbiamo retrocedere non ci possiamo fare nulla": ecco il "Banchieri pensiero" emerso dopo il pari di Cava. La fotografia di un uomo che conosce le condizioni in cui sta lavorando ma non si tira indietro. Di chi è consapevole delle difficoltà ma non arretra. Di chi sa che può sbagliare ma non deve mai smettere di lottare, per un bene comune che si chiama Messina.

Un uomo arrivato da lontano nord, ma con la mentalità della gente del sud, che deve rimboccarsi le maniche anche solo per provarci. Un esempio, assieme ai suoi uomini, nel momento di maggiore difficoltà. Da seguire. Il volto segnato, da ciò che vive e a volte anche da ciò che ingiustamente legge, più che dal lavoro (che ama). Ma non ci si può fermare.

"Non molliamo mai e andiamo anche oltre la penalizzazione e i punti che ci sono stati tolti con Turris e Taranto. Questi ragazzi rappresentano i tifosi e la città". Sulla singola partita ai giornalisti tocca mettere voti, analizzare, commentare. Ai tifosi gioire o imprecare. Ma sul piano morale Banchieri e questo gruppo hanno già vinto. "Tra il primo e secondo tempo non abbiamo potuto neanche cambiare le maglie nonostante erano fradice perché non le abbiamo, poi però a fine match le abbiamo volute regalare ai nostri splendidi tifosi che in un giorno infrasettimanale hanno fatto 800 chilometri per venire al “Lamberti” e spingerci oltre l'ostacolo rappresentato da una squadra importante come la Cavese". È tutto.

Sezione: Acr Messina / Data: Sab 15 marzo 2025 alle 10:51
Autore: MNP Redazione / Twitter: @menelpallone
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